Radu ed i portieri “moderni”: prima del giudizio…

Radu ed i portieri “moderni”: prima del giudizio…

Il portiere moderno ed il suo preparatore devono essere costantemente collegati al modello prestativo richiesto nelle varie situazioni. Per comprendere meglio l’argomento possiamo fare riferimento alle statistiche delle gare di serie A precedenti, analizzate con lo scopo di raccogliere statisticamente le situazioni ricorrenti nelle quali il portiere assuma un ruolo determinante:

Come si evince dalla tabella, esistono 4 situazioni da palla inattiva che coinvolgono direttamente o indirettamente il portiere nella doppia funzione di difesa della porta o difesa dello spazio. Vediamo di capire meglio la differenza tra le 2…

Difesa della porta: nelle punizioni dirette il pensiero va agli specialisti tiratori (Pirlo, Ronaldo o il genoano Schone) e la caratteristiche comuni sono la zona di battuta (fascia centrale del campo) e la distanza (dal limite fino ai 30 mt circa dalla porta).
L’esecuzione prevede che l’eventuale gol sia segnato direttamente dal calciatore in battuta centrando lo specchio della porta, eludendo la barriera e l’intervento del portiere. Quest’ultimo, quindi, si deve preoccupare solamente della difesa della rete.

Difesa dello spazio: nelle altre 3 situazioni di palla inattiva (corner, punizione laterale o punizione centrale oltre 30 mt) l’eventuale rete sarà siglata da un giocatore diverso dal battitore, per cui la zona interessata dal pericolo imminente si trova davanti alla porta, in zona utile per poter raggiungere la rete con un tiro, un colpo di testa o presentarsi all’uno contro uno tra attaccante e portiere.
In questo caso l’attenzione di quest’ultimo sarà sulla “seconda palla” da cui potrebbe nascere il pericolo diretto di segnatura.

Vediamo ora le percentuali.

Le punizioni dirette rappresentano circa l’8% del totale e la posizione del portiere è chiara in difesa della porta.
Corner (61 %) punizioni centrali distanti (12 %) e punizioni laterali (19 %) rappresentano insieme il 92% della palle inattive da cui possa scaturire un gol da “seconda palla” per cui il portiere dedicherà la propria attenzione alla difesa dello spazio davanti alla porta.

Nella partita Genoa Brescia di ieri sera abbiamo assistito ad una punizione laterale calciata da Tonali verso i propri compagni nello spazio davanti alla porta, spazio che Radu monitorava correttamente assumendo una giusta posizione di partenza per l’eventuale uscita. Per sua stessa ammissione il calciatore del Brescia ha confermato un’intenzione diversa da quanto poi successo che ha generato una parabola imprendibile per il portiere rossoblu, pronto ad una situazione che statisticamente si sarebbe dovuta sviluppare in altro modo.

I numeri devono essere nostri alleati… possiamo pensare di cambiare una posizione ad un portiere sulla base di percentuali irrilevanti o consideriamo più importante il modello prestativo che permette al nostro giocatore di essere determinante nelle situazioni maggiormente ricorrenti?

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