5 sarà meglio di 3

5 sarà meglio di 3

Buongiorno a tutti!
Da queste parti, la novità pare essere legata al fatto che della prossima stagione, 2020-2021, si potranno effettuare 5 sostituzioni, pur rispettando una minima regolamentazione (impossibilità di effettuare 5 singoli eventi, dovendole comunque contenerli in un massimo di 3 blocchi) e ciò incuriosisce tanti appassionati.

Cosa cambierà? Chi se ne avvantaggerà? Come modificheranno le strategie gli allenatori? E chissà quali e quante altre domande ci si sta ponendo …

Beh … dal mio personale punto di vista, trascurando sostanzialmente quella manciata di secondi che verranno o potranno essere persi, ampiamente compensati da una quota di tempo di recupero prestabilita, ho l’impressione che ciò potrebbe ampliare la differenza tra chi vive nell’abbondanza, e chi invece ha lo stretto necessario.
Posto che, come diceva Il Profeta del Goal: “non ho mai visto un sacco di denaro segnare una rete”, credo che ben gestendo la tensione nervosa ed emotiva dei propri calciatori, gli allenatori che riusciranno ad avere seduti al loro fianco calciatori “sopra la media”, potranno incidere maggiormente sulla gara che si troveranno a dover affrontare, magari imprimendo un’accelerata improvvisa con l’ingresso di circa il 50% della propria squadra (esattamente la metà se si considerano i soli giocatori di movimento).
A questo punto però, visto che ciò varrà per tutti, va fatta un’altra considerazione, ovvero: anche gli avversari potranno effettuare cambi radicali, magari facendo a loro volta scendere in campo altrettanti ottimi calciatori e quindi potremmo trovarci ad assistere a diverse “partite” dentro gli stessi 90’ e ciò ritengo potrà essere un ulteriore rinforzo alla spettacolarità di questo meraviglioso gioco!

Il numero elevato di cambi, se ben metabolizzato dagli allenatori, potrà dar loro la possibilità di schierare contrapposizioni tattiche sostanzialmente diverse da quelle con le quali avranno iniziato la gara e ciò sarà certamente interessante.

Ecco … come sopraindicato, uno fa giocare i campioni che ha lasciato in panchina e l’altro fa altrettanto … e ci divertiamo tutti … ma sei i campioni mancassero? Se, lasciando da parte la categoria dei “campioni”, ci fosse lo stretto necessario? Se in panchina andassimo con onesti faticatori (ricordando sempre che si tratta di atleti che disputano la massima serie e che quindi devono necessariamente essere considerati GIOCATORI DI SERIE A), riuscendo a stento a comporre un “11” di partenza all’altezza? A quel punto, ritengo che si verificherebbe un’ulteriore spacco della classifica, arrivando ad una sorta di A1 ed A2, dove nella prima troveremmo quelli alti belli biondi intelligenti e ricchi, mentre nella seconda tutti gli altri.
Se c’è una cosa che il DIO del CALCIO ci ha insegnato è che tutte le partite iniziano 0-0, e che nei 90’+ recupero può accadere qualunque cosa e su ciò baseremo le nostre speranze di assistere a 38 giornate (mantenendo l’attuale formato delle Serie A) di campionato tutte più o meno combattute ed avvincenti, ma sarà difficile sconfessare i timori secondi i quali ci si avvicinerà sempre i più a tutte quelle discipline “esatte”, ovvero quelle nelle quali il più forte, a meno che non abbia trascorso la nottata abbracciando il water, vince sempre.

Però … esiste una variabile impazzita che potrebbe determinare, probabilmente senza riequilibrare la situazione, ma per lo meno lasciando un po’ di spazio alla fantasia e, perché no, al merito. Mi riferisco alla gestione, che i responsabili delle varie squadre dovranno effettuare. In questo sostantivo, “gestione”, si nascondono sfumature di natura tecniche, tattiche,
fisiche, atletiche, caratteriali, emotive, umane, che potrebbero, se ben miscelate, rappresentare un elisir per la presunta A2, ed un po’ di fiele per la A1, livellando un pochino un campionato che altrimenti potrebbe davvero essere spaccato in due tronconi a compartimenti stagni.

Vedremo … l’importante sarà certamente riuscire ad innamorarci ancora di questo sport, che, personalmente, ha ormai rapito il mio cuore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *