Ci voleva una prestazione di qualità e carattere e per una buona mezz’ora i Grifoncini hanno dato prova di essere in partita e, soprattutto, all’altezza della capolista. Infatti, prima del gol di Cortinovis al 32’, sono ben 6 le palle gol costruite dai ragazzi di Chiappino che hanno fatto alzare gli spettatori convinti ormai della segnatura . Incredibilmente gli errori sotto porta di Buonavoglia (2 volte) Moro (3 volte) e Zennaro hanno lasciato il risultato sullo zero a zero e così, passato lo spavento, i bergamaschi alla prima occasione si sono portati in vantaggio con un rasoterra chirurgico che non ha lasciato scampo a Drago.

Il Genoa aveva comunque il dominio del gioco e così ha provato ancora ad inseguire la Dea, ma stavolta il lungo portiere Ndiaye si deve superare per deviare una conclusione angolatissima di Moro.

Siamo alle battute finali del primo tempo e una ripartenza avversaria trova i Grifoncini sbilanciati con la logica conseguenza che Colley si permette di arrivare a chiudere il contropiede a tu per tu con Drago, siglando il raddoppio.

Il secondo tempo inizia con il ritorno in campo del recuperato Bianchi (visibilmente a corto di condizione) e l’esclusione di Rovella, sostituito dal 2002 Turchet, interessante centrocampista di prospettiva. Dopo l’ennesimo gol mangiato da Buonavoglia è ancora l’Atalanta che, al termine di una combinazione al limite dell’area tra Cortinovis e Traorè, permette a quest’ultimo di chiudere l’incontro con la terza rete utile a raccogliere 3 punti che, sommati ai precedenti, portano i bergamaschi a toccare quota 40 in 14 partite, record assoluto per questa categoria.

La prossima giornata, l’ultima di andata, vedrà i ragazzi di Chiappino volare a Roma per affrontare nel posticipo di lunedì 20 i biancocelesti della Lazio a Formello.