Pronto? Abbiamo ucciso la mamma, ma tutto bene!

Pronto? Abbiamo ucciso la mamma, ma tutto bene!

Situazione 1. Stiamo camminando per strada ed incrociamo un amico che parla concitatamente al telefono:

– La mamma

– ….

– a pezzi

– … sì, fidati, non la troverà nessuno. L’ho nascosta bene

– …

– … nel frigo, ma è un pozzetto ed è in cantina, non la troveranno mai. Stai tranquillo, andrà tutto bene. Devi stare calmo..

Cosa potrebbe voler dire? O mio dio! Due fratelli hanno ucciso la mamma insieme; quello più “freddo” l’ha tagliata in pezzi e l’ha nascosta in un freezer in cantina dove nessuno la troverà mai; l’interlocutore è agitato, anche chi noi sentiamo pronunciare certe parole, nonostante provi a rimanere calmo per entrambi.

La versione  è attendibile se ascoltate dall’esterno.

Situazione 2. La squadra del cuore perde la partita: i tifosi (A CALDO) scrivono ovunque che il team è scarso, mal costruito, che si retrocederà, che il Mister non capisce nulla…

Ragionando con calma, si scopre che:

Situazione 1. La mamma del ragazzo/a al telefono compie gli anni e le stanno preparando una festa che lei non si aspetta, sarà una magnifica sorpresa! Hanno preso la torta, ma per nasconderla meglio, la persona che ascoltiamo l’ha tagliata a fette; una serie rassicurazioni sul fatto il luogo sia sicuro, la mamma non andrà mai nel freezer in cantina e comunque l’ho messa sotto al resto.

Situazione 2. La furia della passione e di un amore intenso fa disperare, struggere, crogiolare nel dolore e nel malumore. In fondo stiamo parlando di un GRANDE AMORE. E quindi vedo tutto nero, mi sfogo con tutto il “pessimismo cosmologico” di cui sono capace, mi lascio prendere dal “tafazzianesismo estremo”.

Tutto molto realistico, esattamente come quanto si potrebbe dire di una telefonata privata, fatta da un Presidente che, checché se ne dica, ama la propria squadra, ché poi è pure un suo investimento (non lo si sente sempre? Preziosi ci guadagna, fa plusvalenze) e quindi tiene al fatto vada bene in campionato ed i giocatori rendano (se voleste si potrebbe dire, “per venderli meglio”).

Volevo sorvolare la questione Brenzini/Presidente/telefonata, ma dopo un calmarsi delle acque, ecco di nuovo oggi leggo commenti assurdi.

Bisognerebbe considerare la situazione. X chiama Y perché con lui ha confidenza, si fida ed ha bisogno di sfogarsi. Y, altrettanto sofferente, si allontana (non abbastanza) per rispondere e si fa travolgere anch’egli dalla “delusione”.

Da qui partono le interpretazioni: a) perché la voce di X è impossibile si senta, oltretutto filtrata anche dall’ulteriore microfono radio; b) perché, vi assicuro, già con la cornetta all’orecchio è dura comprendere cosa dica nella concitazione. Quindi alla fine, molti sentono, nemmeno benissimo, Y che dice cose che sembrerebbero poter essere dette o riconosciute da X, Y che, preso da furia esclama riferimenti alla prossima partita e via con le danze fantastiche. Ma pensiamoci! Preziosi e Brenzini pensavano di non essere sentiti e si scambiavano battute a caldo, quindi poco ragionate, molto impulsive e che… fanno comodo a chi ce l’abbia con il Presidente e hanno presa su chi, in quel momento è sconvolto dal risultato. Detto in parole povere, quanto SUPPOSTO sull’esonero di Mister Andreazzoli, ha la stessa valenza della mamma ammazzata e fatta a pezzi e del “retrocederemo come piombi” di chi in men che non si dica, abbia cancellato un primo tempo in cui sia stato negato un rigore e vi siano state buone occasioni, dedicandosi al solo secondo in cui pure un po’ di sfiga ha ben contato.

Parlavo oggi con Simone Braglia: giusto il turnover, perfino così massiccio. Serve a far sentire tutti i 22/23 utili, a fare gruppo, a testare le alternative. Normale il calo di chi non sia abituato a giocare. Magari il portierone analizzerà meglio questo punto, come promesso. E questa sarebbe stata la risposta (ovviamente qui incompleta) che probabilmente Aurelio avrebbe dato ad Enrico sabato, il giorno dopo, a freddo, rispondendo alla fatidica domanda “perché?”

Invece cosa accadrà ora? Che Mercoledì al Ferraris non vi sarà il clima della prima, i brusii diverranno spade di Damocle sulla prestazione generale, condizionandola inevitabilmente e tutto perché? Senza omicidio, senza reale affermazione, a cosa serve questo nuovo disfattismo? Di certo ad aiutare il Bologna, invero non bisognoso e a creare un nuovo ambiente “inquinato”

Ma io ci spero, spero che tutti salvino la mamma dei due ragazzi della telefonata e giungano al Tempio sereni come la prima volta, fieri come pure dopo la sconfitta con l’Atalanta e senza pensare ad altro che al nostro amato Grifone.

P.S. dopo tutto, loro si sono sentiti e chiariti, perché dovremmo noi continuare a vivere un problema che non c’è? E per la prossima: Pinuccio, visto che stai lavorando, richiama lontano da dirette, microfoni e giornalisti

 

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