Ritorno al Signorini con una curiosità

Ritorno al Signorini con una curiosità

Mancano ancora un paio di settimane almeno acché il Signorini sia nuovamente aperto al pubblico. Andreazzoli ha dichiarato da subito che, salvo il giorno di rifinitura, gli allenamenti si svolgeranno a porte aperte. Con gioia grande dei tifosi e sperando il clima rimanga così favorevole al godimento di momenti familiari sugli spalti. Ricordo ancora quando il mio papà riusciva a portarmi al Pio – oggi Signorini – con quale emozione finissi alla svelta i compiti, tra lo sguardo divertito di mia madre che normalmente facevo penare. E poi quando saltavo scuola, bigiavo, per attraversare Genova ed arrivare a Pegli: prima il 44, poi l’1… un’odissea in cui tutti gli orari dovevano combaciare per un arrivo insospettabile a casa… Scusate, sto divagando.

Apertura ai tifosi del campo di Pegli, dicevo. Ancora un po’ di pazienza. Ma alla notizia vorrei aggiungere una curiosità. Da sempre, dai palazzi intorno, si scorgevano sagome di tifosi che approfittavano di poggioli propri o di amici o conoscenti per poter presenziare il momento. Tutto normale, se non che oggi, quei terrazzi sono “colmi” di giornalisti che di nascosto riprendono anche il momento clou settimanale, quando i cancelli sarebbero chiusi per la rifinitura e gli schemi della partita nascosti agli occhi di tutti, soprattutto degli avversari.

Ebbene, cosa fare per risolvere il problema? L’idea è quella di inserire nei lavori di ristrutturazione una copertura, un pannello, qualcosa comunque che impedisca la vista del terreno di gioco dall’esterno. Andrezzoli ci ha pensato e la soluzione parrebbe quella di “oscurare” una parte specifica del campo: quella in cui si calcino le punizioni. Ora, con un po’ di commozione, tutti avremo notato come, finalmente, ci sia un’idea di gioco precisa, i calciatori saappiano cosa fare, dove dare la palla e dove trovarsi appena l’attimo prima l’inizio dell’azione. Nel conto del nuovo corso, nell’essere estremamente meticoloso nel preparare ogni dettaglio, si è anche visto come ciò accada per i calci piazzati. Ecco dunque che dovrebbe comparire una paratia affinché non si possano filmare in alcun modo gli schemi su calcio di punizione, che quest’anno, arbitri concedendo, potrebbero fare la differenza grazie al piede di Lasse Schone.

Un ‘altra nota positiva da aggiungere alle caratteristiche del nuovo Mister, che si mette in pole per superare nel cuore di molti Genoani, la figura mitologica di Gasperini. Due pianeti distanti anni luce.

Gasperini che chiama Adamoli e giornali per farsi intervistare (e sì, ecco il perché, ogni volta a Genova le rotative girano piene di inchiostro a lui dedicato); Andrezzoli che appena arrivato chiede di evitare la stampa se non quando strettamente necessario;

Gasperini che urla e si incendia anche con i membri dello staff interno; Andreazzoli pacato seppur deciso e sempre educato, seppur severo nell’esigere in qualsivoglia occasione un comportamento posato e consono;

Il bel gioco, per ora, lo vanta per durata il primo, ma l’attuale Mister non sembrerebbe da meno. Lo staff è sereno, i giocatori hanno finalmente una vera guida e presto tutti i genoani potranno constatare coi propri occhi la meticolosità e chiarezza tattica in sede di allenamento.

Maya

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