Cosa significa il titolo? Semplicemente “Lasse Schöne ti amiamo”.

Perchè come non si possa amare un giocatore del genere pare davvero impossibile.

Un signore dai modi sopraffini, che non si tira mai indietro per una foto od un autografo, travolto dal bagno di folla dell’aeroporto tradiva una certa emozione, che ha saputo nascondere bene con la sua esperienza di lunga data.

Nato nel 1986 a Glostrup, una città danese di poco più di 22mila abitanti nella regione Hovedstaden, che forma uno dei sobborghi occidentali di Copenaghen, Lasse ha sempre giocato a pallone fin da piccolo arrivando poi ad entrare nelle giovanili di una squadra olandese, l’Heerenveen. La lontananza dalla sua amata Danimarca però lo portava a soffrire di nostalgia i primi anni, tanto che il padre soleva trascorrere weekend in Olanda insieme a lui.

Le tappe successive furono sempre nei Paesi Bassi, prima al De Graafschap e poi al NEC Nijmegen, fino all’approdo definitivo all’Ajax.

Ci volle un pò di tempo prima di prendere in mano le redini della squadra, una volta diventato il regista della squadra però il posto in mezzo al campo non glielo tolse più nessuno.

Dopo 342 presenze complessive in Eredivisie, 80 gol e 71 assist (oltre a 28 presenze in Champions e 21 in EL), il 6 agosto 2019 Lasse sbarcava a Genova, nella Genova Rossoblù. Convinto dal presidente Preziosi e dalla famiglia (si dice) che avrebbe amato trascorrere del tempo in una città italiana, in special modo di mare.

Ad ora ha fatto solo intravedere le sue qualità sopraffine, deve ancora carburare per bene. Ma si è già capito che quando ha la palla lui la si può considerare in banca, tanto sia al sicuro.

Attendiamo solo di vedere le sue giocate e le sue punizioni per godere appieno. Ma intanto lo amiamo già.