Spietate, immense le nostre SS? Le SS che mi piacciono. Anzi, le SSS. Sturaro, Sanabria, Soumaoro. Ma che partita hanno fatto?
Durante la partita ho ascoltato il commento “tecnico” di Sky. Sfasato di un anno, o forse di mezzo campionato fa. Era il Genoa-Bologna dell’andata. Mi sono continuato a dare del cretino da solo, perché evidentemente stavo guardando un’altra partita. Mi era già capitato una settimana fa quando Maran mi aveva spiegato che il Cagliari strameritasse i tre punti. Oggi sembrava giocasse solo il Bologna.
Poi, a fine partita, quando di solito il risultato induce a ricalibrare le parole, mi aspettavo di sentirmi dire che avevo effettivamente visto la partita giusta. Invece sento chiedere a Nicola che il Genoa ha avuto il difetto di non saper gestire la partita, di non saperla chiudere.
Fantastici. A uno è anche scappato detto che il Bologna ha fatto solo un tiro in porta. Belin, ma allora avevo visto la partita giusta? No, perché poi tornavano le domande sulla grinta, il carattere, sulla difesa e sul primo non prenderle.
Ma come stanno? Tre a zero fuori casa. La squadra tanto decantata da tutti che non riesce a capirci il verso, che non entra in area, che non impensierisce mai Perin, che finisce in 9 per i fallacci che fa. E l’altra, la derelitta, quella che gioca solo con il cuore e la grinta, che oltre ai tre gol ne segna quasi altri due, che non va mai in affanno nonostante due cambi per infortuni (uno dopo 12 minuti).
Vabbé, continuate a godervi il Bologna, io mi coccolo i miei scarponi, guidati da un allenatore catenacciaro. Talmente scemo da ridisegnare la partita che aveva preparato quando la sorte lo costringe a cambiare gli interpreti. E da stravincerla senza lasciare spazio a repliche.
Io mi tengo stretto le SS che mi piacciono. Anzi, le SSS. E tutto il resto dell’alfabeto rossoblù, quello giudicato una banda di lavativi, di mercenari, di scarsi dai suoi stessi tifosi. Mi coccolo le battutine su Sanabria, gli insulti a Sturaro (immenso, non mi stanco mai di dirlo, già solo per il fatto di come scende fisicamente in campo) e mi tengo stretto il mio “Somaro”, quello che se era buono mica ce lo davano. Mica lo prendevamo.
Sanabria. Il gol varrebbe da solo la copertina della Domenica Sportiva. Ma è stato tutto il resto, da centravanti vero (e bravo anche Pinamonti che è venuto persino a fare il terzino), a incorniciare la partita. Sturaro ha interrotto ogni azione, ha riproposto, ha portato su la squadra, al 90′ era a prendersi il rigore. Unico. Soumaoro, che dire? Continua così ragazzo. Che di somari veri è pieno il mondo.