Forza Thiago

Forza Thiago

Ho pubblicato questo post sulla mia bacheca. Lo ripropongo qui, con la preghiera per tutti di leggere e comprendere bene le premesse. Non vorrei si finisse a parlare di ciò che non c’è scritto e che il post non voleva dire. Grazie a tutti
Diego Pistacchi

Lo dico subito chiaro. Non voglio qui difendere o accusare, non voglio giudicare la scelta di Thiago Motta. Non ci si leggano dietrologie filo o antisocietarie, ok? Ho solo voglia di cercarne i motivi e indicare i pro e i contro. Senza pensare di trovarli tutti.
E già che ci sono faccio ancora un paio di premesse obbligatorie. La prima è che stavolta mi voglio imporre di aspettare i risultati, un bel po’ di risultati, prima di trarre conclusioni positive o negative. Potrò parlare di come è andata una partita, delle cose positive e negative che si sono viste, ma non trarre conclusioni su Thiago. La seconda è per chi volesse leggere tutto il post. Fondamentale: ci saranno, numericamente, più voci a favore. Ma ciò non significa che giudichi la scelta positiva. Un’enorme controindicazione può non essere controbilanciata da 100 a favore.

E allora partiamo dagli aspetti negativi della scelta:

1) Thiago non ha esperienza. Sì, è chiaramente una scommessa. Le scommesse si possono fare avendo quanti più elementi possibili a disposizione, per ridurre la percentuale dell’alea. Ma questa resta. E una scommessa si può perdere. In questo momento è un rischio enorme.
2) La tifoseria è già in rivolta. Di nuovo, non giudico se a ragione o a torto. Ma era prevedibile. Certamente per i giocatori questo potrebbe essere un alibi. Sanno che eventuali colpe non verrebbero attribuite a loro
3) Teoricamente per lui i giocatori non saranno tutti sullo stesso piano. Alcuni sono amici, compagni di squadra. Il rischio che qualcuno pensi a preferenze ci può anche essere. Ma sotto altra forma, l’elemento torna anche tra i “pro”.
4) Da quel che si legge in giro ha idee tattiche molto marcate (anche se alla fine il suo leggendario 2-7-2 altro non è che un 4-1-4-1 letto in altro modo)

Cosa ha Thiago dalla sua:
1) Intanto la personalità e la grinta che in questo momento servono come il pane sia all’interno sia all’esterno
2) La conoscenza dell’ambiente Genoa che nessuno degli altri pretendenti aveva (l’unico nome ex rossoblù era Nicola, ma non era un’esperienza con il Genoa dell’era Preziosi). Ed è stato capace di dichiarare l’affetto al Genoa quando non era scontato né necessario. Quando sarebbe stato più comodo fare l’interista.
3) Trova due punti di riferimento importantissimi nello spogliatoio: Criscito e Pandev, amici, sicuramente dalla sua, possono prendere per mano la squadra
4) E’ un centrocampista che ha costruito calcio. Grande calcio. Qui serve un passaggio più articolato. Fino a 10/15 anni fa gli allenatori ex centrocampisti, ancor più se avanzati, avevano qualche limite nella fase difensiva e pensavano solo a costruire. Valeva anche per il primo Gasperini. Ciò, sempre in linea generale, al netto di eccezioni, aveva una spiegazione: erano abituati a pensare a costruire e quando anche avessero portato con sé l’esperienza dei loro allenatori, quella era un’esperienza di un calcio sorpassato. Quindi nella loro zona di campo avevano esperienza diretta e idee anche innovative, ma conoscevano una fase difensiva oggi totalmente superata. I nuovi hanno già giocato un calcio moderno. Per dire: Thiago potrebbe aver assimilato la fase difensiva di Mou… Potrebbe eh, sia chiaro
5) Ha la fiducia della società. Che significa che potrà avere più tempo e la squadra sa che il presidente non parte avendo dubbi sul mister, cosa accaduta invece in passato
6) Ha giocato nei migliori club del mondo e ha conosciuto diverse filosofie di gioco dai suoi allenatori e dagli avversari. Imparando le tattiche più recenti. E non è quindi un talebano del suo modulo o di schemi di un’altra epoca calcistica.
7) Ha detto sì subito, senza se. Significa che ha tanta voglia di mettersi in gioco, ed è uno che si prende le responsabilità. Di tutti i “pro” è il più labile, visto al contrario può chiamarsi “incoscienza”. Ma se si decide di fare una scommessa, è imprescindibile che chi rappresenta il rischio debba essere fortissimamente convinto e motivato.

Lo dico ancora. I 7 “pro” non garantiscono di prevalere sui 4
“contro”. Non voglio sostenere o criticare a priori la scelta. Voglio aspettare.
Che poi, da sabato, essendo l’allenatore del Genoa sia il migliore del mondo è un altro discorso. Fino a poche settimane fa lo era anche Andreazzoli. Cioè finché è stato allenatore del Genoa, non l’inquilino, sfiduciato e sfiduciante, della panchina.
Forza Thiago!!!

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