Il mio Buuu razzista

Il mio Buuu razzista

Buuu, anzi più forte BUUUUUU. Il mio questa sera è un Buuu razzista e lo rivolgo di cuore al Corriere della Sera.

In particolare ad Alessandro Bocci, inviato a Genova, che ha sentito e raccontato di “soliti idioti Buuu razzisti” rivolti a Kessié al momento di trasformare il calcio di rigore. Mi auguro per lui che anziché a Genova fosse comodamente seduto sul divano di casa. Almeno si spiegherebbe la cosa.

Sennò, caro Alessandro il mio Buuu sarebbe davvero razzista nei tuoi confronti. Perché ti considererei profondamente diverso, di una razza diversa da quella di molti altri giornalisti. Trasformare una contestazione all’ennesima scelta vergognosa dell’arbitro contro il Genoa (mi riferisco al rigore che vede probabilmente prima in tocco di mano di Leao poi quello di Biraschi e ancor più all’espulsione) in cori razzisti è un’infamia. Lo ha capito persino l’arbitro Mariani. Lo hanno capito tutti. Nessuno ha frainteso. Ci sarà un perché.

Ma no, adesso c’è questa vergogna del razzismo all’incontrario. Appena c’è un giocatore di colore di mezzo, i fischi diventano razzisti. Si può insultare, fischiare ululare contro un bianco finché si vuole. Non succede niente. Il pubblico genoano non ha MAI dato segni di inciviltà o discriminazione razziale. Ci provò qualche anno fa tal Amadou Diawara a inscenare un pietoso vittimismo, perché la Nord lo sommerse di fischi dopo un gol segnato con la maglia del Bologna. Si proclamò vittima di incivile razzismo. Peccato che fosse stato lui ad andare sotto la Gradinata a fare gestacci, tanto da essere visto ed espulso dall’arbitro.

Che pena. Se in tutta questa storia c’è stato del razzismo, questo è stato quello del Corrierone nei confronti del Genoa. Non è bastato quanto successo in campo ad accontentare i sciuri milanesi. No, bisognava anche infierire inventando quest’infamia. Buuu, sì buuu razzista. A voi.

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